Un voto per rilanciare il Brasile

Domenica il Brasile sarà (ri)chiamato alle urne per eleggere il suo nuovo Capo dello Stato. Per la quarta volta consecutiva gli sfidanti saranno due esponenti dei principali partiti brasiliani:il Partito dei Lavoratori guidato dal Capo dello Stato uscente Dilma Rousseff e il Partito Socialdemocratico(conservatore) guidato dal liberale Aecio Neves.
Nessuno dei due candidati ha raggiunto il 50% +1 al primo turno, la Rousseff si è fermata al 41,5%, Neves al 33,6%, mentre la favorita nei sondaggi(per il ballottaggio)Marina Silva leader del Partito Socialista Brasiliano si è fermata al 21,3%, quest'ultima pur di evitare la rielezione della Rousseff al ballottaggio appoggerà il candidato conservatore Neves. Ma oltre al fronte politico, spaccato in due è anche il Paese, che vede il Nord e il Nord - Est più povero appoggiare la Rousseff e il Sud più ricco appoggiare Neves e la Silva.
In queste tre settimane di campagna elettorale per il secondo turno diverse sono state le novità che si sono susseguite: prima l'appoggio della Silva a Neves, il vantaggio di Neves sui sondaggi, la ridiscesa in campo di Lula come sponsor della sua delfina Rousseff, e infine la rimonta per non dire sorpasso nei sondaggi della Rousseff ai danni di Neves.
Alla Rousseff manca l'oratoria e la popolarità di Lula, ma la strategia di attaccare frontalmente i suoi avversari al primo turno(Silva) ha funzionato e potrebbe funzionare anche al secondo(Neves).
In questi 12 anni di governo del PT il Brasile è diventato la settima potenza mondiale e la prima forza economica del Sud America, le politiche sociali portate avanti da Lula prima e dalla Rousseff poi hanno permesso a milioni di brasiliani di uscire dalla povertà, di studiare, di lavorare, hanno creato sviluppo e ridistribuito ricchezza.      
Ma le proteste durante la confederentions cup e i mondiali sono sotto gli occhi di tutti i cittadini brasiliani e non, così come i tempi lunghi della burocrazia e della giustizia, la corruzione e la carenza di infrastrutture e servizi adeguati.

Una grande sfida attende un grande Paese, rilanciare l'economia, i sogni e le speranze del popolo carioca, ma come ha detto Lula "sulle conquiste di ieri si costruisce il Brasile di domani".

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