Privatizzazioni? Renzi cambia verso!

In Italia siam passati dal "più società e meno Stato" al "privatizziamo per ridurre il debito o per fare cassa". Mentre i media italiani si concentrano sulla riforma(o bagarre) del Senato e il conflitto israelo - palestinese il governo Renzi col ministro Padoan porta avanti il piano di privatizzazioni programmato dal governo Letta e sta pensando di privatizzare in autunno altre quote(il 5%) di Eni ed Enel.
Tutto questo non per finanziare un piano nazionale per il lavoro o l'apertura di nuovi cantieri o per finanziare l'università e la ricerca che sono abbandonate da tutto e tutti, ma per fare cassa e ridurre il debito. Poiché per via della crisi e per alcune resistenze(vedi i casi Fincantieri e Poste) le valutazioni fatte dal governo(10 miliardi, Def) sono state ridimensionate, chi sarebbe così sciocco da pensare che qualche miliardo di euro possa ridurre un debito di 2100 miliardi? Si rischia così di svendere aziende strategiche per cosa, qualche spicciolo così come è già successo in passato in Italia e di recente anche in Inghilterra. 
Il governo invece di svendere perché non si fa promotore di una politica industriale per creare nuovi posti di lavoro e rilanciare l'economia? Perché non prova a cambiare verso all'economia nazionale che crescerà anche quest'anno dello zero virgola.
Del resto mentre noi privatizziamo gli altri Paesi difendono le proprie aziende strategiche e investono in innovazione e ricerca. Di recente lo Stato francese è diventato il maggiore azionista di Areva(multinazionale che opera nel campo dell'energia sopratutto quella nucleare) per impedire la completa acquisizione da parte dell'americana General Electric; ha prelevato il 20% di Alstom(gruppo industriale francese che opera in tre grandi settori: treni e infrastrutture ferroviarie, centrali di produzioni di energia e trasporto e distribuzione di energia)l'accordo tra le altre cose prevede vincoli molto stretti in materia occupazionale, e in particolare una penale di 50.000 euro per ciascun posto di lavoro non creato dei 1.000 promessi in tre anni; per rimanere in Europa, la Germania della signora Merkel attraverso la sua banca pubblica finanzia progetti di ricerca nel campo delle rinnovabili e nella costruzione di nuovi motori; aldilà dell'Atlantico, l'America di Obama difende le sue aziende strategiche e porta avanti una politica di re industrializzazione. 
Noi invece di rilanciare una nuova politica energetica attraverso Eni ed Enel, una nuova politica per la mobilità urbana e il trasporto ferroviario con l'Ansaldo pensiamo solo ad una cosa: privatizzare!
Noi siam quelli che dobbiamo cambiare verso, che dobbiamo cambiare rotta ma alla fine non siamo capaci nemmeno di guardare o copiare i nostri vicini.

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