Perché la nomina di Junker può rafforzare la democrazia europea

E' passato più di un mese dalle elezioni europee che hanno visto la vittoria dei popolari e l'avanzata degli euroscettici, mentre l'Italia era concentrata e impegnata in altri fronti negli altri Paesi europei sopratutto in Germania si è sviluppato un dibattito che ha visto protagonista il filosofo Jurgen Habermas e non solo riguardo la nomina del futuro Presidente della Commissione Europea. Infatti, durante queste elezioni le principali famiglie politiche europee hanno presentato un candidato comune alla Presidenza della Commissione:Jean-Claude Juncker per il Partito Popolare Europeo, Ska Keller e José Bové per i Verdi Europei, Martin Schulz per il Partito Socialista Europeo, Alexis Tsipras per la Sinistra Europea e Guy Verhofstadt per l'Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa.
Secondo l'art.17 del trattato di Lisbona il Consiglio Europeo tenendo conto del risultato delle elezioni del Parlamento Europeo designa a maggioranza qualificata il Presidente della Commissione.
Ma subito dopo le elezioni sul nome di Juncker sono arrivati diversi veti da parte di alcuni Stati primo tra questi la Gran Bretagna. Diversi sono stati i nomi alternativi a Juncker circolati tra i corridoi europei durante queste settimane, sicuramente il più significativo e importante è stato quello di Christine Lagarde attuale Presidente del FMI. Ma nell'ultima settimana per via della spinta dei socialisti europei, del venir meno dei veti di alcuni Stati, del beneplacito della Merkel la situazione si è sbloccata, situazione che ha spalancato le porte della Commissione a Juncker, eletto Presidente dal Consiglio Europeo del 27 giugno con 26 voti favorevoli e 2 contrari(Gran Bretagna e Ungheria).
Una scelta che applica il trattato e rispetta il mandato popolare, come socialisti europei ci siamo battuti per anni per far emergere questa innovazione presente nel trattato di Lisbona, il PPE nostro malgrado è il primo partito/gruppo europeo, ha la maggioranza relativa in seno al Parlamento Europeo, spetta quindi a Juncker e ai popolari guidare la nuova Commissione. Per la prima volta il Presidente della Commissione è stato eletto(indirettamente) dai cittadini e non è stato scelto dai governi . La sua designazione avvierà un processo di politicizzazione e democratizzazione della Ue. Un passo avanti verso l'unione Politica.

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