Gli impegni di Juncker, il compito dei socialisti

Con 422 voti favorevoli il Parlamento Europeo ha eletto Jean Claude Juncker Presidente della Commissione Europea, con l'elezione da parte del PE si completa quel percorso di democratizzazione della Commissione previsto dal trattato di Lisbona che ha iniziato a prender forma dopo la recente tornata elettorale. Tra questi 422 voti ci sono oltre ai voti del PPE e dell'ALDE anche quelli del gruppo S&D(esclusi i 14 deputati del PSOE), infatti la nuova Commissione nasce grazie a una grande coalizione tra popolari, liberal - democratici e socialisti. In cambio del sostegno al Presidente Juncker i socialisti europei hanno chiesto a quest'ultimo degli impegni ben precisi primo fra tutti il piano di investimenti da 300 miliardi di euro in tre anni a partire dal 2015. Segue l'attuazione e il rafforzamento del programma sulla Garanzia Giovani(in Italia siamo a 129.322 registrazionidatiluglio 2014), una maggiore flessibilità per i Paesi che fanno le riforme(ancora non si è capito quali), lotta ai paradisi fiscali, tassa sulle transazioni finanziarie, lotta alla povertà e alle disuguaglianze, una nuova politica per l'immigrazione affinché diventi una questione europea e non solo italiana.                                                                                                                   
Le priorità fondamentalmente sono due: la questione sociale e quella democratica.           
I tassi di disoccupazione giovanile aumentano a dismisura in tutti i Paesi UE, a livello europeo siamo al 23%, in Italia sopra il 40%. Si deve partire da qui, dalla generazione(europea) più istruita dal dopoguerra e la più colpita dalla crisi. Ai giovani vanno aggiunti i 27 milioni di europei che non riescono a trovare un lavoro e i 120 milioni di europei che vivono al limite della soglia di povertà. Come recitavano alcuni titoli del Manifesto PSE "è ora di mettere l'occupazione al primo posto", "è ora di fa ripartire l'economia".                                                                                                
Per quanto riguarda la questione democratica dopo la nomina di Juncker l'obiettivo del gruppo socialista è quello diparlamentarizzare le scelte politiche e dare maggior ruolo e rilievo al Parlamento Europeo, unico organo eletto direttamente dai cittadini.
La Commissione ha iniziato a compiere i primi passi ma la strada in Europa perJuncker e per la grande coalizione parte in salita. Il compito di Juncker sarà quello di realizzare quanto detto e promesso durante il suo discorso di insediamento(e non solo), compito dei socialisti sarà quello di incalzare e vigilare l'operato di quest'ultimo.

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