Il 25 maggio si decide il futuro dell'Europa.

Il 25 maggio si vota per il rinnovo del parlamento europeo(e non per quello italiano!), per la prima volta dal 1979 i cittadini europei eleggeranno i propri parlamentari e allo stesso tempo designeranno il nuovo presidente della commissione europea, che, per la prima volta sarà espressione di un voto popolare.
Ma, il dibattito politico italiano invece di focalizzare l'attenzione sui programmi delle rispettive famiglie politiche europee e confrontarsi su quest'ultimi ha preferito focalizzare l'attenzione sullo scontro a distanza Renzi - Grillo.
Queste elezioni non sono un test nazionale, ma un voto europeo, un voto storico, dopo 5 anni di austerità i cittadini europei hanno la possibilità di voltare pagina, di votare il proprio partito a livello nazionale che a livello europeo condivide un programma e un candidato comune alla presidenza della commissione europea. Delle 13 famiglie politiche europee solo 5(PPE, PSE, Verdi, EL, ALDE) hanno indicato un candidato comune alla presidenza della commissione.
In Italia, FI che critica la Merkel, la Germania e le politiche di austerità un giorno si e l'altro pure sta nel PPE partito della signora Merkel ed appoggia Juncker già presidente dell'Eurogruppo convinto sostenitore delle politiche di austerity, il Pd invece sta nel PSE ed appoggia la candidatura di Schulz che punta a vincere le elezioni europee(arrivare primo) per diventare il presidente della commissione di una coalizione progressista che dovrà rovesciare le politiche di austerità imposte agli Stati membri dai conservatori europei. L'altro(grande) partito il M5S non fa parte di nessuna famiglia politica europea e non ha un candidato comune alla presidenza della commissione, ha un programma di sette punti(irrealizzabili)di pura fanta politica e nessuna possibilità di incidere sulle future scelte politiche, infatti indipendentemente dal risultato, gli eurodeputati pentastellati serviranno solo ad aumentare il gruppo degli indipendenti all'interno del PE dato che per formare un gruppo occorrono parlamentari di 7 Stati membri, i "ragazzi meravigliosi" di Grillo da soli non bastano.

Il 25 maggio si decide il futuro dell'Europa e non quello del governo italiano, il 25 maggio abbiamo la possibilità di voltare pagina, di cambiare verso all'Europa, non sprechiamo questa occasione, votiamo!

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