Ad esempio a noi piace il SUD

Il Sud Italia in questi anni è stato al centro della cronaca e del dibattito politico italiano per i dati che venivano diffusi sullo stato dell’economia meridionale, dati che certificavano un gap tra il Nord e il Sud, e tra il Sud e il resto dell’Europa.              
Nel 2015, il Sud grazie ad una serie di interventi e di combinazioni favorevoli è tornato a crescere dopo sette anni, 1% di crescita contro lo 0,7% del Centro Nord. Un dato incoraggiante che deve spingere tutti a continuare a lavorare per consolidare la crescita e ridurre i vari gap che ci vedono ancora indietro nelle varie classifiche.

Ma c’è un altro Sud, un Sud che crede nell’innovazione come fattore di crescita e di sviluppo, che fa tesoro del capitale umano. Un Sud fucina di idee della new economy che prova ad essere protagonista della nuova rivoluzione industriale che sta investendo il nostro sistema produttivo.
E’ difficile far emergere questa realtà, anche perché tante sono le criticità che dominano sempre i dibattiti quotidiani e le prime pagine dei giornali.

Eppure, la Regione Puglia è stata la prima ad impiegare fondi del proprio bilancio per le politiche giovanili, col progetto “Bollenti Spiriti” ha deciso di investire nei giovani, nella loro creatività e nelle loro idee. Un progetto che ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti nazionali ed europei. O il progetto “Nidi” per agevolare l’autoimpiego o l’avvio di microimprese. Tra le città con più starttuper giovani in Italia in testa alla classifica troviamo il capoluogo pugliese, Bari e nel 2016 la regione col maggior tasso di crescita per le startup innovative è stata l’Abruzzo.
Tra le 6210 startup innovative del Registro delle Imprese 1429 hanno sede nel Sud Italia. Non è un caso che Apple ha deciso di fare di Napoli il suo centro europeo per sviluppatori di app. Un importante riconoscimento per l’Italia ma soprattutto per Napoli e per il tutto il Sud.

Il Sud deve (ri)partire da queste realtà, da queste “imprese riuscite”.

Oltre alle opportunità offerte dall’innovazione tecnologica e di prodotto, occorre sfruttare questa situazione nazionale che vede il Sud al centro dell’agenda politica. Un importante appuntamento per l’Italia ma soprattutto per il Sud sarà il prossimo G7 che si terrà in Sicilia, a Taormina a maggio del 2017.                                                 
Sfruttare i fondi europei come opportunità ed occasione per creare sviluppo e non clientele, i patti per il sud stipulati tra Governo, Regione e Città Metropolitane per provare a ridurre i gap infrastrutturali, di logistica, di qualità di servizi che sono presenti all’interno della società meridionale.
Cogliere l’occasione di Matera 2019 per immaginare un nuovo modello di turismo, un turismo culturale e paesaggistico capace di offrire oltre che a strutture d’accoglienza in posti unici anche un’offerta turistica integrata capace di metter insieme bellezze paesaggistiche, bellezze culturali e arte culinaria. 
Attraverso la banda larga provare a promuovere non soltanto il territorio, ma a sfruttare l’ e – commerce e i vari canali offerti dal web per vendere i prodotti in nuovi mercati.

Proveremo in questa rubrica a narrare un altro Sud, un Sud consapevole delle proprie difficoltà ma anche delle proprie ricchezze, capacità ed opportunità.                            
Il titolo della rubrica sarà “Ad esempio a noi piace il Sud”, un titolo che rievoca una canzone di un grande meridionale, Rino Gaetano, che è una sorta di manifestazione di 
affetto da parte nostra nei confronti della nostra terra.

Perché siamo consapevoli che dal Sud te ne vai con i piedi ma non con la testa.

Oreste Sabatino

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