Draghi e il Mezzogiorno

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi nel suo discorso programmatico ha dato spazio e rilevanza al tema del Mezzogiorno.

Anche su questo tema, come nel resto del discorso, il Presidente è stato sintetico ed efficace, è andato subito dritto al punto e agli obiettivi, tralasciando premesse e numeri che ormai tanti di noi conoscono (o almeno dovrebbero).

Aumento dell’occupazione, in particolare quella femminile, legalità e sicurezza sono stati i punti principali citati dal Presidente.
Ma anche capacità di attrarre investimenti privati nazionali e internazionali i quali sono essenziali per generare occupazione e reddito. Tutto questo deve racchiudersi all’interno di un quadro di legalità e sicurezza permanente.

Le amministrazioni pubbliche devono riuscire “a spendere e spendere bene” le risorse europee derivanti dal Next Generation EU, superando inerzie e incapacità pregresse.

C’è chi è rimasto un po’ deluso dalla trattazione sintetica del Presidente del Consiglio. 
Tuttavia il tema del Mezzogiorno va visto non come un tema a sé, ma va inserito all’interno del discorso programmatico e di una cornice nazionale.
I ritardi che il nostro Paese ha sulla scuola, la ricerca, la giustizia, la concorrenza sono ritardi che spesso sono ancor più marcati nel Mezzogiorno d’Italia. Non a caso quando il Presidente ha parlato della scuola ha subito evidenziato che è nelle regioni del Mezzogiorno il luogo “in cui la didattica a distanza ha incontrato maggiori difficoltà”.
Così come sul tema della parità di genere, il gap salariare tra uomini e donne nel Mezzogiorno è più accentuato, come anche la carenza degli asili nidi, più diffusi nel centro-nord.

Nel passaggio dedicato agli obiettivi strategici il Presidente Draghi ha ricordato come non basti elencare i progetti ma bisogna dire dove vogliamo portare l'Italia nel 2026 e a cosa puntiamo per il 2030 e il 2050.
Ed è chiaro a tutti che senza un rilancio del Mezzogiorno, l’Italia non recupererà il terreno perduto e non raggiungerà gli standard degli altri Paesi europei.

Il tema della concorrenza riguarda o no il Mezzogiorno? A differenza del centro-nord il livello di efficienza dei servizi pubblici locali è al di sotto della media italiana ed europea e non si sono ancora prodotte le condizioni per la creazione di utilities in grado di competere nel mercato sub regionale o nazionale.
E la Pubblica amministrazione e i tempi della giustizia? In questi ambiti il Mezzogiorno non rappresenta un’isola felice.

Nella parte finale dell’intervento il Presidente Draghi si è concentrato sui rapporti internazionali del nostro Paese ed ha rilanciato il ruolo dell’Italia all’interno del Mediterraneo. L’Italia tornerà centrale nel Mediterraneo soltanto se avrà un Mezzogiorno all’altezza della sfida.

Per frenare il declino italiano è necessario inserire gli interventi a favore del Mezzogiorno all’interno di una forte e chiara cornice nazionale.

Il rivendicazionismo e gli stereotipi territoriali non servono né al Mezzogiorno, né all’Italia.
L’Italia, come nel secondo dopoguerra, ha un’opportunità che non può sprecare. Grazie ai finanziamenti del Next Generation EU e alle riforme ad esso collegate l’Italia può in un sol colpo ridurre i divari interni ed esterni che attanagliano il nostro Paese da svariati decenni.
Nel 1950, con la nascita della Cassa per il Mezzogiorno, l’Italia gettò le basi per il miracolo economico e la modernizzazione del Paese.
Questo fu possibile grazie ad un ruolo forte dello Stato ed una visione unitaria dello sviluppo. 

E ‘quello che oggi ci chiede l’Europa con il Next Generation EU: nessuna frammentazione delle politiche di sviluppo, coerenza con gli investimenti e gli obiettivi da raggiungere. L’Europa chiede un ruolo guida dello Stato nazionale seppur in dialogo con gli enti territoriali.

Per farlo, come ha ricordato il Presidente Draghi, servono “qualità delle decisioni” e “coraggio delle visioni” perché “la nostra missione di italiani” è quella di “consegnare un Paese migliore e più giusto ai figli e ai nipoti”.

Per avere un’Italia più forte, migliore e giusta abbiamo bisogno di un Mezzogiorno moderno ed europeo.

Commenti

Post popolari in questo blog

Onore ai Comunisti Italiani.

In Europa l'Italia vota contro l'Italia