Ad esempio a noi piace il SUD #7

L'Abruzzo è una gemma nascosta, intatta, che offre delle ricchezze uniche nel suo genere.   
E’ senza alcun dubbio una terra dalla bellezza fuori dal comune, tanto che la famosa testata statunitense Huffington Post ha deciso di premiarla, collocando l’Abruzzo al quinto posto della classifica sui 12 migliori luoghi al mondo dove andare a vivere.
Le qualità che fanno preferire l’Abruzzo risiedono nel suo ambiente mutevole. 
Qui, in soli 30 Km in linea d’aria, si passa dalle vertiginose vette del Gran Sasso, della Majella e del Sirente (le più alte dell’Appennino), per approdare all’Adriatico, dove possiamo godere di ampie spiagge di sabbia dorata e delle meravigliose scogliere della Costa dei Trabocchi. E tutto il percorso avviene attraverso le verdi colline trapuntate di splendidi borghi: ben 22 (su un totale di 253 nel Paese) sono quelli in Abruzzo riconosciuti nell’esclusivo Club dei Borghi più belli d’Italia.
A far scalare questa regione nella classifica mondiale è anche il suo territorio verde: l’Abruzzo è infatti definita la “Regione verde d’Europa” per avere protetto oltre un terzo del suo territorio con tre Parchi nazionali – Parco Nazionale d’Abruzzo (il più antico d’Italia), il Parco del Gran Sasso e il Parco della Majella - un parco regionale del Velino Sirente e infine un gran numero di oasi naturalistiche.

Chi visita l’Abruzzo, oltre alle bellezze naturali e culinarie, scopre una terra straordinariamente ricca anche di tesori d’arte, di splendide architetture urbane, di tradizioni secolari.
Ad esempio, a Lanciano, città di antica tradizione in provincia di Chieti, è avvenuto il primo e più grande Miracolo Eucaristico della Chiesa Cattolica: durante la celebrazione della Santa Messa, l’ostia diventò carne viva e il vino si tramutò in sangue.
Tra le più preziose città d’arte d’Italia c’è il capoluogo della regione, L’Aquila. Questa bellissima città (che sta ora rinascendo con forza ed orgoglio dalle rovine del disastroso terremoto del 2009) è davvero singolare, sin dalla sua fondazione nel 1254: nacque infatti con l’unione di 99 castelli (castrum) circostanti secondo un armonioso disegno urbano. Fu il primo caso, nella storia dell’urbanesimo, di città progettata ed edificata tutta insieme. Solo nel 1703 si ebbe un caso simile, con la nascita di San Pietroburgo. L’Aquila si segnala, oltre che per tradizioni culturali ed artistiche, anche per la ricerca, con i Laboratori di Fisica Nucleare (realizzati nella roccia sotto il Gran Sasso) dove scienziati di tutto il mondo studiano l’origine della materia in assenza di raggi cosmici. Dall’Aquila si arriva a Pescara, città regina dell’Adriatico: moderna, vivace, dinamica e commerciale, aperta agli scambi con i paesi e le città della costa balcanica. E’ snodo nei trasporti e centro di servizi per un’ampia area industriale e commerciale, nonché patria dello scrittore e poeta Gabriele D’Annunzio.

Importante anche la zona industriale della Val di Sangro, con l'imponente stabilimento della Sevel che produce il Fiat Ducato, uno dei veicoli commerciali più venduti al mondo. Sono oltre seimila i dipendenti, ai quali si aggiungono quelli dell'indotto.

Grazie alle sue particolari caratteristiche climatiche, l’Abruzzo vanta una delle più elevate biodiversità d’Italia. Tra le eccellenze del territorio abruzzese vi sono: il pomodoro a pera d’Abruzzo, le lenticchie di Santo Stefano di Sessanio, lo zafferano di Navelli, oltre 20 diverse cultivar di ulivo tra le quali le apprezzate “Dritta” e “Gentile di Chieti”; tra i vitigni autoctoni, i più conosciuti sono il “Montepulciano d’ Abruzzo” (per i rossi) ed il “Pecorino” (per i bianchi).                       
L’ Abruzzo è anche terra di pregiati pastai, un’eccellenza riconosciuta sia in ambito nazionale che estero, oltre che per le produzioni industriali (come i pastifici De Cecco o Delverde), anche per l’eccellente qualità della pasta secca artigianale. La cucina abruzzese inoltre ha una lunga tradizione anche grazie alla famosa scuola per Chef di Villa Santa Maria.

E' ovvio che la grande recente crisi economica non ha lasciato indenne questa regione, che vive purtroppo anche di momenti di difficoltà. Il Pil ha subito un forte decremento in particolare negli anni 2013 e 2014, e solo nel corso del 2015 sembra segnalare una certa ripresa. L'occupazione evidenzia la perdita - sino al primo trimestre del 2016 - di circa 34 mila posti di lavoro rispetto al periodo pre crisi del 2008. Il tasso di disoccupazione praticamente si è raddoppiato colpendo con significativa drammaticità la componente giovanile.

Troppo spesso il modello produttivo abruzzese ha espresso forti limiti sia nella capacità di esportare sia nella dimensione imprenditoriale, poco incline al cambiamento e legata a modelli ormai superati. In molti, giovani sopratutto, individuano nello sviluppo turistico il futuro del territorio, sinora purtroppo mai promosso a dovere, tanto che agli occhi dei visitatori (e dei lettori!) l’Abruzzo si rivela assai diverso da quello sicuramente immaginato, ovvero ritenuto ancora arroccato in un secolare isolamento.

Qui infatti risiede una gente forte, gentile, dal cuore puro ed estremamente ospitale, purtroppo però caratterizzata per decenni da una mentalità poco propensa alla moderna ricettività, agli investimenti mirati, a strategie che possano far conoscere le bellezze imprevedibili del territorio.

Forse si dovrebbe puntare sulle politiche regionali dell’Unione Europea, catturando tutti gli investimenti tesi a promuovere la solidarietà e la coesione, affinché l’Abruzzo possa sfruttare appieno le sue grandi e numerose potenzialità, migliorando la competitività e l’occupazione, e allineando nel più breve tempo possibile il tenore di vita della regione ai livelli della media UE.

Emanuela Di Lullo 

Commenti

Post popolari in questo blog

Draghi e il Mezzogiorno

Onore ai Comunisti Italiani.

Tra demagogia e costituzione.